Ci eravamo lasciati con il pianto di rabbia di D'Otolo nella finale di Milano persa nello scorso anno all'ultimo minuto ci siamo ritrovati con il pianto di immensa gioia di D'Otolo di quest'anno della finale vinta che regala alla Pro Viribus Cicciano il titolo di Campioni d'Italia FICS e la qualificazione alla Coppa Europa del prossimo anno per entrambe le squadre della Pro Viribus che si svolgerà in periodi e Paesi diversi. Tutto indimenticabile, dal viaggio di ritorno dello scorso anno, un viaggio amaro e triste dove in 10 ore di viaggio una sola parola non si udì e addirittura all'arrivo la forte delusione non riuscì neppure a degnarci di un saluto l'un con l'altro dopo la comunque bellissima esperienza. Quest'anno ci risiamo presentati e lo abbiamo fatto con due squadre, una che rappresenta la storia della Pro Viribus, quella degli over 40, l'altra che rappresenta il presente e il futuro, gli Open ed entrambe ci hanno regalato delle emozioni e delle sensazioni che ti fanno accaponare la pelle pure quando ci ripenserai dopo anni di distanza, un'avventura che ci ha segnato nel sangue, nel cuore e nella mente, un apoteosi che rimarrà a lungo impressa nella nostra mente, rivivendola con gli occhi aperti per tante sere quando andremo a letto e ripenseremo ai tanti momenti che hanno reso indimenticabile questa esperienza. E' stato tutto fantastico, dalla partenza dove una spedizione di 36 persone con gli occhi che si dividevano tra speranze ed emozioni attendeva sulla piazzetta davanti alla sede quel pulman che ci avrebbe portato a Sportilia. Angora è stato il mattatore del viaggio, dove le 8 ore dell'andata sono volate tra sorrisi, battute, soste ricreative e spensierate all'autogrill e con la mente sempre rivolta a quello che sarebbe stato. All'arrivo Sportilia ci è subito apparsa come un'oasi del calcio, immersa nel verde tra campi di calcio e di calcetto, centro molto famoso in Italia, il posto perfetto per le nostre emozioni, abbiamo camminato verso l'ingresso dove ci camminò l'Italia di Sacchi, ci siamo seduti sulle poltrone che furono di Roberto Baggio, raccolti nella hall che è stata di tanti campioni italiani e mondiali. Poi la divisione delle camere, tutte nello stesso corridoio dove scherzi e risate iniziavano la mattina e non si arrestavano neppure per la notte. Il ristorante che accumunava tutti i partecipanti al torneo, maschile e femminile, in più la presenza dell'ex allenatore del Napoli Renzo Ulivieri è stata per noi una piacevole sorpresa. I campi dell'allenamento del venerdì, un Palazzetto e una Tenstruttura. Il torneo con sei squadre, 2 della Campania, 2 del Piemonte, 1 del Friuli, 1 della Toscana. La sfilata, altro bel momento con lo schieramento delle 11 squadre, maschile e femminile, con l'inno d'Italia che sempre emoziona. Il sorteggio ci ha diviso nei gironi con i Veterani ad aprire il torneo e il girone A contro Massa Carrara, una squadra giovane e forte dove solo una grande ed emozionante gara dei "vecchietti" è riuscita a portare la prima vittoria in casa Pro Viribus con il primo gol della spedizione siglato da Antonio D'Arienzo, magia di Angora prima della sofferenza finale che Della Gala ci risparmia con il definitivo 3-1. Seconda gara dei Veterani a distanza di 2 ore, di fronte i giovani piemontesi del Settimo Torinese e qui non c'è quasi stata gara che la grande esperienza dei Veterani chiudono con un rotondo 4-0 con i primi gol di Panico, Peppe Lodi e Pedalino e il secondo centro di Della Gala. Poi debutta il girone B con Pordenone-Torino e il Pordenone impressiona subito tutti con un pesante 8-1, si capisce ad occhio che è una squadra di un'altra categoria, ci si informa e le risposte sono di quelle che ti ammutoliscono ma che ti caricano nello stesso tempo, è una squadra di serie B calcio a 5 con la presenza di 2 argentini e di qualche under 20. Debuttano gli Open contro il Pordenone di un gioco a memoria come di quelli che abbiamo visto solo in tv, ma la gara viene preparata nei particolari, colpisce subito dopo 2 minuti il cecchino Tortora che dà vita ad una gara dal grande spettacolo che il Pordenone prima pareggia e poi la porta sul 3-1, il mister della Pro Viribus chiama il tempo, ne cambia tre contemporaneamente e Tortora e Bifulco ci portano alla fine sul 3-3 che regala consapevolezza nei propri mezzi. Con i Veterani già in semifinale e primi nel girone A gli Open, alle 22,30 del sabato, si giocano la prima "finale" contro il Torino chi vince è in semifinale, chi perde è fuori dalla competizione; entrambe giocano di rimessa e senza rischiare così che lo 0-0 dura fino a metà ripresa quando è ancora il cecchino Tortora a colpire e a spianare la strada delle semifinali, Santaniello e Bifulco chiudono il conto sul 3-0. La notte del sabato è lunga e si concede di fare le ore piccole con balli, canti e qualche drink. Arriva la domenica mattina delle semifinali e quella del derby Pro Viribus tra Veterani e Open, si gioca per la finale scudetto alla fine vincono gli Open ma primeggia l'intelligenza dei papà nei confronti dei propri figli; doppiette di Barone e Ivan Cappuccio e reti di Vecchione e un'autorete per gli Open, di Rossano Cappuccio e Lodi le reti dei Veterani. Pranzo conclusivo e tutti in camera a riposare, di pomeriggio ci sono le finali. I Veterani alle 17 rigiocano contro Massa Carrara per il 3° posto che alla fine riescono a conquistare ancora con una prova da incorniciare nonostante i tanti acciacchi che hanno colpito diversi giocatori, va prima sotto, Panico acciuffa il pari e Pedalino ci porta in vantaggio. Nella ripresa i toscani pareggiano e si prospettano i rigori, ma prima un'autorete e poi il rigore di Della Gala regalano un 3° posto che vale tantissimo per i Veterani che erano già qualificati per l'Europeo prima di iniziare. Si arriva così all'atto finale, la macchina perfetta del Pordenone teme il nostro carattere, il pre partita nello spogliatoio viene preparato su questo, l'inno di Mameli mette i brividi e dà vita allo scontro finale, gli Open sembrano indemoniati e attaccano qualsiasi cosa che si muoveva in campo, entrate non fallose ma di una decisione che intimoriva e ancora lui, sempre lui Tortora II a sbloccare il risultato, non si commette l'errore di concedere il pallino di gioco a loro e l'indomabile e gladiatorico Santaniello mette dentro il 2-0, a bordo campo è un tripudio di tifo che i Veterani portano anche le altre squadra partecipanti dalla nostra parte, femminile compreso, l'arbitro chiede una sospensione perchè dal grande tifo non si riesce a sentire neppure il fischio arbitrale, gli Open hanno gli occhi infuocati, non si fanno distrarre da niente e colpiscono ancora con Bifulco e Vecchione chiudendo il primo tempo su un impensabile 4-0. Mister Addeo chiede alla fine del tempo di non fermarsi e non commettere l'errore di accontentarsi, inizia la riprese e a colpire siamo ancora noi con Barone e Bifulco. Ormai mancano 3-4 minuti, la festa si scatena, il cuore batte sempre più forte, le lacrime agli occhi abbagliano la vista e concedono due gol al Pordenone, ma ormai i giochi sono fatti, il capitano Milo con le lacrime agli occhi abbraccia il suo mister prima del fischio finale, la commozione prende il sopravvento e il fischio finale fa esplodere una gioia senza confini, i giocatori lanciano le loro maglie ai tifosi delle squadre del nord che per ironia della sorte tifavano tutte per noi tranne quelle di Bergamo e Pordenone, ma avevamo conquistato il Piemonte, il Lazio e la Toscana. Si balla e si canta senza sosta e l'organizzazione fa fatica anche ad effettuare la premiazione, si intonano inni diversi e non poteva mancare Oi vita mia, ma il balla balla di Raffaela Carrà è stato l'inno della nostra spedizione, ma alla fine il grido che entrato nelle ossa e lo sentiamo ancora dentro è quello di "siamo noi, siamo noi, i campioni dell'Italia siamo noi", non è un sogno la Pro Viribus è campione d'Italia Fics 2011, è tale nome con piacere o senza piacere resterà nella storia del Futsala Nazionale.